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アメリ [DVD]
仕様 | 価格 | 新品 | 中古品 |
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フォーマット | ドルビー, ワイドスクリーン, 色, DTS Stereo |
コントリビュータ | ジャン=ピエール・ジュネ, マチュー・カソヴィッツ, オドレイ・トトゥ, ドミニク・ピノン |
言語 | フランス語, 日本語 |
稼働時間 | 2 時間 1 分 |
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商品の説明
商品の説明
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Amazonより
『デリカテッセン』『ロスト・チルドレン』で知られるジャン=ピエール・ジュネ監督が、モンマルトルの街で夢見がちに生きる若い女性の軽やかな日常を描いた、ポップなヒロイン・ムービー。
22歳のアメリ(オドレイ・トトゥ)は、ある日“他人を幸福にする喜び”に目覚めて密かな悪戯にひたっていくが、やがてひとりの青年に恋したことで、メルヘンの世界から現実へ踏み出す必要へと迫られていく…。
どこかお人好しでお節介、そのくせ自分からはなかなか翔び立てない小悪魔アメリのキュートな可愛らしさは、特に若い女性客に好感と共感を持って受け入れられた。遊び心たっぷりの映像と音の演出も小粋で楽しい。フランス本国、そして日本でも驚異的大ヒットを記録し、「観た人を幸せにする映画」という監督自身の弁を見事に裏付けることにもなった快作である。(的田也寸志)
レビュー
製作: クローディ・オサール 監督・脚本: ジャン=ピエール・ジュネ 脚本: ギョーム・ローラン 撮影: ブリュノ・デルボネル 特殊効果: イヴ・ドマンジュー 音楽: ヤン・ティルセン 出演: オドレイ・トトゥ/マチュー・カソヴィッツ/ドミニク・ピノン/イザベル・ナンティ/ジャメル・ドゥブーズ/ヨランド・モロー ナレーション: アンドレ・デュソリエ 声の出演: 林原めぐみ/宮本充/野沢那智
-- 内容(「CDジャーナル」データベースより)
登録情報
- アスペクト比 : 2.35:1
- メーカーにより製造中止になりました : いいえ
- 言語 : フランス語, 日本語
- 梱包サイズ : 19 x 14.2 x 2 cm; 200 g
- EAN : 4941565301477
- 監督 : ジャン=ピエール・ジュネ
- メディア形式 : ドルビー, ワイドスクリーン, 色, DTS Stereo
- 時間 : 2 時間 1 分
- 発売日 : 2002/8/2
- 出演 : オドレイ・トトゥ, マチュー・カソヴィッツ, ドミニク・ピノン
- 字幕: : 日本語, フランス語
- 言語 : フランス語 (Dolby Digital 5.1), 日本語 (Dolby Digital 2.0 Stereo)
- 販売元 : パンド
- ASIN : B000063UPL
- ディスク枚数 : 2
- Amazon 売れ筋ランキング: - 34,964位DVD (DVDの売れ筋ランキングを見る)
- - 287位外国のファンタジー映画
- - 562位外国のラブロマンス映画
- - 3,236位外国のドラマ映画
- カスタマーレビュー:
イメージ付きのレビュー
-
トップレビュー
上位レビュー、対象国: 日本
レビューのフィルタリング中に問題が発生しました。後でもう一度試してください。
だんだん外の世界に心を開き、世界と関わりやがて好きな人ができるフランスらしい。ユーモラスかつ皮肉もあふれるとても面白い映画です。何よりアメリが人としてより豊かになっていく様を自分と重ねて見ることができます。
20年ぐらい前に初めて見て、もう何回も何回も見ている映画ですが、何回見ても違う視点でアメリに共感したり、周りの登場人物に感情移入したりして、本当に素晴らしい作品だと思います。
若い人にもおばさんにもおじさんにも見て欲しい映画だなと思いました。
何処でも 観たい時に観れる。
この映画は色彩が豊かです。
衣装もアンティークを組み合わせてお洒落です。
クスッと笑えるところもあって、最後の場面はスカッとして爽快です。
友達に懐かしいパリの風景が素敵だと勧められて見ましたが、期待通りでした^_^
奇妙な収集癖のある男性にシンパシーを覚え
恋に落ちるラブストーリーです。
出るキャラ全てが個性的で、
見れば見るほど味があります。
全体的にセピアが配色され、随所にグリーンとレッドが
使われてます。
幻想的な雰囲気はこの色使いによるものかもしれません。
ふとした時に何度も見返す作品です。
他の国からのトップレビュー
This is a great French movie, with the Great French and International actress: Audrey Tautou, and a cast of many more Great French actors.
The French title is: Le Fabuleux Destin d'Amélie Poulains, which literally translates to:
The fabulous destiny of Amélie Poulains.
As per internet description:
Despite being caught in her imaginative world, Amelie, a young waitress, decides to help people find happiness. Her quest to spread joy leads her on a journey where she finds true love.
Scenario del film è la Parigi turistica da cartolina illustrata ma filtrata attraverso una fotografia da sogno assicurata dal costante ricorso alle tonalità del verde, il colore dell'onirico. E sono i ricordi di Jeunet fatti di situazioni, oggetti, persone, spazi urbani e locali pubblici, e le sue passioni ed idiosincrasie a dettare i "mi piace" e "non mi piace" che caratterizzano i personaggi del film.
Anche il tema portante del film, l'"occuparsi della vita degli altri", scaturisce dal vissuto del regista: è il ricordo di un invalido, privo delle gambe, sempre pronto ad aiutare il prossimo girando su un carretto spinto a mano per le vie di Parigi. "Occuparsi degli altri" e compiere le conseguenziali "buone azioni" sono i comandamenti osservati da tutti, protagonisti e comprimari; perfino il dispotico e sgarbato droghiere Collignon [Urbain Cancelier] aiuta Amélie Poulain lanciata nella sua prima impresa: trovare e restituire al proprietario una scatola piena di giocattoli, ricordo di un'infanzia lontana nel tempo ma di nuovo presente nella mente dell'interessato.
Ed i conti con un'infanzia difficile fatta di solitudine ed emarginazione continuano a farli i due protagonisti del film: Amélie Poulain [Flora Guiet Amélie da bambina, e poi Audrey Tautou] e Nino Quincampoix [Amaury Babault Nino da bambino e poi Mathieu Kassovitz].
Amélie si vede come la "madrina di tutti gli emarginati" o addiritura come la "Madonna degli indesiderati", in effetti una via di mezzo fra madre Teresa e un boy-scout sempre pronto a far attraversare la strada al vecchietto di turno, qua nel film anche non vedente.
Etichettata come "bella no, carina", "carina nel suo genere", la ventitreenne Amélie Poulain si presenta con un look da Mary Poppins di fine XX secolo ma di rosso vestita, una Woman in Red che va ad infrangere il "mare di verde" imperante nella pellicola; eh sì perché sembra proprio un film... bicolore in Verde e Rosso! Dunque, Amélie Poulain ha lasciato l'opprimente casa natia per andare a Parigi a fare la cameriera al "Café des Deux Moulins"; la giovane conduce un'esistenza solitaria ma animata dai suoi "mi piace" preferiti: 1. Far rimbalzare sassi sul pelo d'acqua del canale saint Martin. 2. Occuparsi degli altri inclusa un'esilarante vendetta ai danni del droghiere Collignon.
Introversa ed inveterata sognatrice, Amélie rifiuta di confrontarsi con la realtà ed affronta le situazioni con strategie e stratagemmi contorti ma anche vincenti.
Uguale a Amélie ma più diretto e concreto nell'agire è Nino Quincampoix [Amaury Babault da Nino bambino e poi Mathieu Kassovitz]; è commesso di un sexy shop e fa lo scheletro ululante nel "Trenino dei Carpazi", un'attrazione della Giostra del Trono. Ovviamente anche Nino vive in un mondo tutto suo fatto di fotografie alle orme impresse nel cemento, di registrazioni di risate variegatamente isteriche e soprattutto del suo vitale "mi piace": rintracciare foto uso tessera scadenti, strappate e gettate via da clienti delle cabine di fotografia per poi ricomporle ed archiviarle in un enorme album; sarà questo hobby - "mi piace" di Nino a fare entrare in contatto i due indubbiamente "caratteriali" ragazzi, ma come?
1. Amélie scova Nino intento a frugare sotto una cabina fotografica ovviamente a caccia di frammenti e foto da salvare nel suo librone.
2. Impegnato nell'inseguimento di un misterioso personaggio che alla fin fine si saprà essere "solo" il tecnico delle cabine fotografiche delle stazioni ferroviarie parigine, Nino smarrisce la borsa contenente l'album eh... perde o... lapsus freudiano ovverossia "amo" lanciato ad Amélie? Sea lo que fuera la restituzione del librone diventa per Amélie la "buona azione" culmine del film. Dopo un'arzigogolata "caccia al tesoro" [il premio è sempre l'album] degna di una festa barocca per il parco di Montmartre, Amélie restituisce l'album fotografico ma si perde in mille dubbi e timori; sarà Gina [Clotilde Mollet], la sua amica cameriera, a far realizzare il decisivo incontro dei due, già innamorati, ovviamente sempre all'insegna dell'"occuparsi degli altri".
Ovviamente Amélie si disobbligherà liberando l'amica Gina dalle soffocanti attenzioni di Joseph [Dominique Pinon], fin troppo fedelissimo avventore di "Café des Deux Moulins" ex fidanzato della cameriera ma ancora geloso compulsivo. Come? Facile, con l'efficace tattica del "chiodo scaccia chiodo": convince Joseph di essere l'uomo dei sogni di Georgette [Isabelle Nanty], l' ipocondriaca e stralunata tabaccaia del "Café des Deux Moulins" e grazie ad un astuto stratagemma riesce a far accoppiare nel pieno senso del termine i due "caratteriali".
Il 28 settembre Amélie Poulain e Nino Quincampoix sono finalmente una coppia felice. Dunque vicende e personaggi minimali ma resi spettacolari dalla minuziosa e barocca regia di Jean-Pierre Jeunet e dalla bravura degli attori tutti, dai protagonisti ai comprimari. Il mio preferito? Dominique Pinon che regala al suo personaggio, Joseph, mordaci commenti debitamente immortalati dal suo registratore, misoginia latente e sardonici ammiccamenti da... patologia psichiatrica.
Ah, stavo dimenticando il deux ex machina del film, chi, cosa? Ma come... l'album di foto tessere di Nino Quincampoix. In ossequio al relismo del film librone e suo autore esistono nella realtà, il secondo è lo scrittore Michel Folco, mentre l'album originale è stato pubblicato in Giappone con grande successo di critica e di pubblico; in Francia non è stato possibile, la ricerca delle persone fotografate e le pratiche per l'autorizzazione alla stampa delle immagini hanno fatto desistere Jean-Pierre Jeunet tanto che per il film è ricorso a fotografie di comparse. In pratica non ha trovato nessuno disposto ad "occuparsi degli altri" cioè di se stesso ed a compiere la conseguenzale "buona azione"! Càpita nel mondo... reale! Bravi tutti, 110 e lode!
Nominated for 5 Oscars, this French phenomenon has taken the world by storm with its bright colourful conceptual appeal and has been classed as one of the best feel good movies ever created.
Looking at IMDB'S top 250, it is the highest ranking feel good movie on there, with perhaps the odd exception of it's a wonderful life and this definitely deserves its place.
France has delivered some rare but noticeable films over the last ten years. Just a few years ago Tell No One was adapted from American Harlan Coben's best selling thriller to dominate fans across the world. A unique suspenseful masterpiece that put American's and Britain's to shame with stunning cinematography and unique approach to the action genre, and Amelie does the same for the comedy genre.
Over the last few years comedy has generated into over exaggerated spoofs with no heart, which Disaster Movie and the Scary Movie franchise can justify. So this 2001 release is a smash in the park, a break from the norm that is evidentially timeless.
The story resolves around the friendless Amelie, a smart girl wishing for a bit more. With ideologies of friendship, love and isolation this fulfils the real life aspect but generates some smart comedy thanks to its wondrous central protagonist.
From the cheeky nods towards the camera, to the smart flowing sneakiness to give the grocer his just desserts, Amelie depicts real life with a nod towards fantasy with some bizarre instalments. When the lamp comes to life, when the photo starts talking and when the glasses start rocking in the restaurant anyone who likes smiling will do so for the remainder of the film. The cheeky nature of the central character with the conceptual depiction of real life motives questions the fabrications of day to day activities. Such as love and happiness, a particularly wonderful sentiment the writers and directors are keen to preach. This is where Audrey started her career and it is a fine noticeable performance.
As the film starts we see Amelie as a young girl growing up with the narrator explaining her loneliness and vulnerability, with a little slice of bizarre imagination. Initially this is weird but this is some of the finest character development that I have ever taken note of.
Everything fits together for the character as she seeks her purpose in life when older. Its no coincidence there was an Oscar nod for Best Writing.
When everything comes together it makes for a wonderful watch and as well as the writing and central acting, there is some fine visual set ups. The trick in the park with the blue arrows is sublime, whilst the whole business in the train station come the end is well shot. Not to mention a diverse and feel good bike ride will make you smile.
9/10